Nove tavoli e sedute dal design fantasioso e originale, creati da nove designer internazionali e sapientemente realizzati in uno dei migliori laboratori artigianali d’Europa, saranno esposti in un’installazione chiamata Connected, che verrà lanciata l’11 settembre al Design Museum di Londra. I designer hanno scelto tra tre legni di latifoglia americani sostenibili con cui lavorare: la quercia rossa, l’acero o il ciliegio. Sono stati anche invitati a tener traccia dei loro percorsi creativi, di come si sono avvicinati al brief e hanno sviluppato i loro progetti in un momento di contatto fisico limitato.

Da quando l’avvento di Covid-19 ha cambiato il modo in cui le persone vivono, interagiscono e lavorano, creativi e makers hanno dovuto adattarsi a utilizzare nuove tecnologie per lavorare insieme a distanza, operando da uffici spesso improvvisati in casa.

Questa straordinaria installazione mostra i risultati di un esperimento unico che si è spinto oltre i confini di ciò che è possibile con questi legni allo scopo di esplorare come designer e artigiani hanno rimodellato il loro modo di lavorare durante il lockdown.

American Hardwood Export Council (AHEC), Benchmark Furniture e Design Museum hanno lanciato una sfida affinché i designer dessero vita alla loro personale visione di tavolo e seduta progettati su misura dei nuovi modi di vivere e lavorare da casa.

Il progetto ha richiesto ai designer e agli artigiani di Benchmark di lavorare in modo innovativo, affidandosi esclusivamente alla comunicazione digitale e alle videoconferenze. Il nuovo approccio ha richiesto un ulteriore livello di fiducia nei makers, poiché i designer non hanno avuto alcun contatto fisico con i loro pezzi durante la loro realizzazione nei laboratori di Benchmark nel Berkshire.

I designer coinvolti in Connected sono: Ini Archibong (Svizzera), Maria Bruun (Danimarca), Jaime Hayon (Spagna), Heatherwick Studio (Regno Unito), Sebastian Herkner (Germania), Maria Jeglinska-Adamczewska (Polonia), Sabine Marcelis (Paesi Bassi), Studiopepe (Italia) e Studio Swine (Regno Unito / Giappone).

Le risposte al brief sono state incredibilmente diverse e personali, con una gamma audace di finiture naturali e colorate che hanno interpretato i legni sostenibili a loro disposizione in un modo nuovo. Ciascuno dei progetti ha sfidato a modo suo il processo di realizzazione per complessità e attenzione ai dettagli.

“Sono rimasto sbalordito dal fatto che sebbene il brief fosse lo stesso per tutti, ciascun designer lo ha interpretato in modo completamente diverso. Le performance di queste tre specie di legno di latifoglia sono eccezionali, gli artigiani di Benchmark sono stati all’altezza delle sfide poste dalla complessità di alcuni progetti e i risultati sono straordinari “, afferma David Venables, Direttore europeo di AHEC. “Questa è un’autentica rivoluzione del modo di lavorare: gli artigiani hanno lavorato instancabilmente con i designer in videoconferenza per garantire che i dettagli venissero rispettati. E dimostra che il lockdown non ha ostacolato la creatività. Non vedo l’ora che i designer vedano i loro pezzi per la prima volta.”

Justin McGuirk, Chief Curator di Design Museum, aggiunge: “Dare mandato a nove designer per realizzare mobili in legno non sembra un brief particolarmente originale. Ma questi non sono tempi ordinari. Siamo tutti sovraesposti nelle nostre case e dobbiamo adattarci a nuovi modelli di lavoro. La pandemia ha costretto ogni designer ad approcciare l’impostazione del lavoro da casa con una prospettiva completamente nuova: di cosa hanno davvero bisogno? Il progetto Connected è una rara opportunità per loro di progettare per sé stessi, ma la sfida principale è stata che hanno dovuto fare affidamento interamente sulla comunicazione digitale. Non potrebbe esserci nulla di più attuale e siamo lieti dei risultati.”

” È stato affascinante vedere come ha funzionato la co-creazione a distanza.” afferma Sean Sutcliffe, co-fondatore di Benchmark Furniture. “Il progressivo aumento della fiducia dei designer nel nostro team è stato notevole e gratificante. Nel passaggio da progettazione e sviluppo alla produzione, siamo rimasti in stretto contatto tramite telefono, collegamento video e foto: ogni designer ha imparato a riporre la propria fiducia nello sguardo, nel tatto e nel giudizio dei nostri artigiani. Una delle principali sfide ha riguardato il colore poiché le impostazioni dello schermo variano da computer a computer e la giusta tonalità è davvero difficile da trasmettere digitalmente, ma la cosa più difficile è stato trasmettere il senso di presenza fisica del pezzo … la percezione di dimensioni e peso a contatto con esso. “

“Nel complesso, il progetto ha dimostrato che il processo di creazione a distanza funziona e che ci sono alcuni chiari vantaggi, come la riduzione dell’impronta di carbonio del progetto, soprattutto se si riducono i viaggi internazionali”, aggiunge Sutcliffe. “Attendiamo con impazienza il feedback dei designer quando potranno sedersi per la prima volta sui loro pezzi al Design Museum il 10 settembre”.

Connected sarà in mostra al Design Museum dall’11 settembre all’11 ottobre nell’ambito del London Design Festival 2020.

Si prega di notare che solo i possessori del biglietto della mostra Electronic: From Kraftwerk to The Chemical Brothers avranno accesso a questa mostra temporanea. Una versione virtuale dell’installazione sarà disponibile su connectedbydesign.online dal 12 settembre.

PERCHE’ IL LEGNO?

Il legno è rinnovabile e facilmente riciclabile. Può essere utilizzato come materiale e come combustibile; è a basso impatto ambientale ed è un immagazzinatore naturale di carbonio. Resistente nonostante il suo peso, il legno è tattile, versatile e visivamente accattivante, aggiunge calore agli interni e favorisce la salute delle persone. Con il mondo che si trova ad affrontare l’impatto dei cambiamenti climatici e del consumo eccessivo di materiali non sostenibili, l’enfasi si deve spostare sui meriti ambientali derivanti dal fare uso di ciò che cresce in natura.

Le scelte di materiali che i consumatori, i designer e i produttori fanno, hanno effetto diretto sulla composizione e sostenibilità delle foreste. Questo progetto presenta tre specie di legno molto belle ma sottoutilizzate – la quercia rossa, il ciliegio e l’acero americani – e si chiede se le specie più utilizzate siano quelle effettivamente “giuste” da utilizzare.

Presenti in abbondanza nelle foreste di latifoglie americane, che si estendono dal Maine nel nord fino al Mississippi a sud e a una parte del Mid-West, queste tre specie di legno sostenibili costituiscono il 30% della foresta di latifoglie americane e contribuiscono tutte alla sua diversità e sostenibilità: la quercia rossa è la più diffusa, ad esempio, mentre l’acero tenero è la specie di legno duro che si rigenera più velocemente. Con trattamenti termici e una varietà di finiture, tutte e tre le specie risultano estremamente versatili.

I DESIGNER E I LORO PEZZI

Kadamba Gate di Ini Archibong (Svizzera) – Ciliegio americano, quercia rossa americana e quercia rossa americana modificata termicamente

A guidare il design di Ini Archibong è una narrativa forte fatta di scelta di materiali e di costruzione del pezzo. In questo caso, sia il tavolo che la panca sono pezzi per l’outdoor. Il tavolo ‘Kadamba Gate’ è costituito da una base in metallo e da un telaio scultoreo formato da estrusioni di forma irregolare a più altezze che supporta il piano. Ispirato al Giant’s Causeway, un affioramento roccioso naturale situato sulla costa nord est irlandese, il telaio è realizzato in quercia rossa americana, ciliegio americano e quercia rossa americana modificata termicamente. Anche la panca presenta una struttura in metallo racchiusa in profilati di legno scultorei e cuscino rimovibile in pelle.

Nordic Pioneer di Maria Bruun (Danimarca) – Acero americano

Nordic Pioneer è un masterpiece di design nordico dove la purezza delle linee di seduta e tavolo è intenzionale a che siano la materia e la tecnica a parlare.Interamente realizzati in acero, tra i dettagli chiave, l’elegante cerniera in legno per sollevare e abbassare l’anta, che percorre tutta la lunghezza del piano del tavolo e i piedi arrotondati che intersecano il profilo quadrato delle gambe. La seduta ripropone le linee funzionali e lineari del tavolo, mentre gli sgabelli impilabili, lavorati dal massello di acero, vogliono essere una celebrazione del legno prescelto.

Mesamachine di Jaime Hayon (Spagna) – Ciliegio americano

Mesamachine è un pezzo multi-elemento complesso e ambizioso. Il telaio del tavolo principale è una struttura scatolare di torsione, con nervature che corrono per tutta la sua lunghezza. Le varie soluzioni di archiviazione e di ripiani estensibili comportano un elevato grado di precisione nella realizzazione del pezzo che è accompagnato da due sgabelli e una panca dal design simile. Tutto in ciliegio americano.

Stem di Heatherwick Studio (Regno Unito) – Acero americano

STEM di Heatherwick Studio celebra il potere della biofilia, incorporando una piccola piantagione nel tavolo che presenta gambe in acero americano curvate e lavorate con macchina CNC e fissate al piano di vetro. L’idea nasce dal desiderio, dopo 3 mesi trascorsi alla scrivania utilizzando per comunicare solo videoconferenze, di avere la natura intorno e dallo spazio lavorativo concepito come studio televisivo in cui tutto ciò che è dietro e intorno a noi è visibile al mondo. L’ispirazione iniziale trae origine dall’arte dell’intaglio del cucchiaio in legno. Lo stesso principio si applica allo scaffale, con montanti in legno intagliato e ripiani in vetro. La seduta sarà rivestita in Gotland shearling, con base intagliata che rimanda al tavolo.

Stammtisch di Sebastian Herkner (Germania) – Quercia rossa e acero americani

Rovere rosso sbiancato per il tavolo, acero americano finito ad ammoniaca fumante per il vassoio grande, rovere rosso bruciato per gli sgabelli e il vassoio piccolo: selezione accurata della materia e forme organiche sono la base del design di Sebastian che per Connected ha voluto mettere in scena gli elementi tipici della sua giornata.

I componenti sono stati accuratamente giuntati, con il design che gioca con le direzioni contrastanti delle venature del piano e dei vassoi che possono scorrere lungo la lunghezza del piano, all’interno di binari smussati.

Arco di Maria Jeglinska-Adamczewska (Polonia) – Ciliegio americano

Ispirati alle forme scultoree e all’architettura delle abbazie benedettine e da un bisogno di cercare l’essenza, acuito dal periodo di lockdown, Arco di Maria Jeglinska utilizza solo una forma, una curva accentuata, ripetuta in orizzontale e in verticale a formare la seduta e il tavolo. Forme semplici per esaltare le quali è stato scelto il ciliegio americano con il suo colore caldo e le belle venature. In particolare, il tavolo, realizzato con assi accuratamente abbinate e lavorate a macchina, poggia su gambe dall’insolita forma a quarto di luna. La seduta è stata progettata per imitare le curve del corpo. Pur apparendo strutturalmente semplici, le scelte costruttive (come l’abbinamento del telaio) mostrano il grado di competenza nella produzione. I pannelli laterali della sedia sono imbarilati – una tecnica tratta dalla fabbricazione della botte.

Candy Cubicle di Sabine Marcelis (Paesi Bassi) – Acero americano

Il Candy Cubicle di Sabine Marcelis si trasforma da “modalità lavoro” a “modalità occulta” e si ispira alla scena della valigetta in Pulp Fiction. Le superfici esterne sono in acero americano impiallacciato finito con olio chiaro. Suddiviso in scomparti per libri e un computer, l’interno è in acero impiallacciato, rivestito con lacca gialla lucidata a mano che offre un brillante tocco di colore quando il cubo è aperto, pur lasciando visibile la grana fine dell’acero. L’unità è su ruote gialle abbinate, che consentono di chiudere facilmente il pezzo quando la giornata lavorativa è finita. Il sedile di Sabine, uno sgabello circolare, è realizzato in acero massiccio impilato e tornito, con ruote abbinate.

Pink Moon di Studiopepe (Italy) – Acero Americano

Pink Moon di Studiopepe gioca con l’idea dei cicli di rinnovamento e dei nuovi inizi, ispirati alla luna rosa di primavera. Realizzato in acero americano, il pezzo presenta dettagli a intarsio per le gambe del tavolo e una seduta contemporanea che si ispira al design di Charles Rennie Mackintosh. Tavolo e seduta sono poi stati colorati e oliati. Il piano del tavolo è stato tagliato con macchina CNC nella forma desiderata ispirata alla natura. Le gambe sono state tagliate insieme, quindi i dettagli a intarsio sono stati montati a filo. L’insolito schienale della seduta comprende una grande “luna” in acero, lavorata a CNC in due metà giunte senza soluzione di continuità, forata per accogliere le gambe posteriori e poi colorata. Una Luna Rosa sospesa sul telaio ispirato a Mackintosh.

Sedia e tavolo Humble Administrator di Studio Swine (Regno Unito / Giappone) – Quercia rossa e ciliegio americani

Studio Swine ha progettato una seduta e un tavolo stile trono che si ispirano ai giardini tradizionali cinesi e all’archetipo della sedia Ming. Dopo aver trascorso il lockdown a Tokyo, i due desideravano ardentemente tornare alla natura e così hanno deciso di celebrare il legno nella sua versione più pura. Il ciliegio americano è stato scelto per il calore e le tonalità caramello, per la seduta e la gamba posteriore, mentre gambe anteriori, braccioli e schienale sono in rovere rosso americano curvato a vapore. La curvatura a vapore dei braccioli, particolarmente ambiziosa in quanto si piega su due assi (orizzontale e verticale), ha richiesto una squadra di sei artigiani e una dima appositamente costruita per creare la sua forma insolita. Il tavolo, che utilizza il ciliegio americano, è arricchito di un ripiano per laptop che rinforza la struttura del tavolo.