L’azienda torinese ha raggiunto un’ottimizzazione dei costi di gestione del 50%, riducendo la latenza di più dell’80% e migliorando la performance del network
Il mercato italiano del Cloud nel 2021 vale 3,84 miliardi di euro[1]: la chiave per il successo di progetti Cloud risiede nella capacità di un’azienda di cogliere i vantaggi che possono nascere dall’innovazione tecnologica, anche grazie a partner esperti ed affidabili che la possano supportare in questo processo. È proprio quello che è successo quando Nital, il noto marchio di distribuzione di molti brand hi-tech, ha deciso di affidarsi a beSharp per la migrazione sul Cloud di AWS.
beSharp, nata a Pavia nel 2011, è la specialista italiana di Amazon Web Services, con un team di Cloud Expert tra i più certificati al mondo in grado di garantire alle aziende di ottenere il massimo dai loro progetti Cloud. Nital è la nota azienda di Moncalieri che da più di vent’anni rappresenta e distribuisce nel nostro Paese grandi marchi dell’elettronica internazionale (iRobot, Nikon e Polaroid per citarne alcuni). Per Nital l’innovazione è un punto fondamentale per la digital transformation: con il supporto di beSharp, il gruppo è arrivato alla consapevolezza che il futuro del business vedrà protagonisti proprio i servizi “Cloud-based”: una mentalità aperta e propositiva che ha rappresentato il fattore abilitante e vincente nella collaborazione con beSharp.
Tutta colpa del Black Friday
L’esigenza iniziale di Nital nel dare il via alla partnership con beSharp nasce dalla necessità di pianificare una migrazione dall’on-premise, attuando al contempo un consistente refactoring applicativo; tra gli altri driver c’erano inoltre il miglioramento delle performance, la velocizzazione della ricerca dei risultati e la gestione di supply chain complesse. Queste necessità si sono rapidamente evolute quando – in occasione del Black Friday 2020 – l’outage del data center di Nital ha reso necessario spostarsi al più presto in Cloud, per garantire la business continuity dell’intera infrastruttura di e-commerce.
I tempi sono stati estremamente rapidi: gli step più urgenti della migrazione lift & shift sul Cloud di Amazon Web Services sono avvenuti in circa due giorni, nei quali sono stati spostati e ripristinati i workload mission-critical, mentre l’intero procedimento si è articolato nell’arco di alcune settimane a cavallo tra il 2020 e il 2021.
“In periodi particolarmente intensi come il Black Friday oppure il Natale c’è un picco di traffico determinato dall’incremento degli acquisti. Questo comporta che a volte siti ospitati su infrastrutture tradizionali rispondano troppo lentamente oppure possano arrivare a non essere disponibili, il che ovviamente implica un danno non indifferente”, spiega Alan Girard, IT Manager di Nital S.p.A.
Management cost ridotto del 50%
“Risolti gli inconvenienti causati dall’outage, la nostra esigenza principale è tornata quella di garantire l’alta disponibilità delle infrastrutture e di ridurre la latenza ed il tempo di risposta dei siti web che gestiamo, migliorando la performance e la customer satisfaction in generale. Questo era il motivo per il quale ci eravamo rivolti alla consulenza di beSharp, del cui team abbiamo avuto modo di apprezzare la competenza e la passione” prosegue Girard.
“Tutto si è svolto in modo fluido e rapido: il passaggio al Cloud ha migliorato da subito le performance; inoltre, l’apertura della region italiana di AWS ci ha permesso di realizzare l’infrastruttura Cloud di Nital in Italia, abbassando ulteriormente i tempi di risposta.” spiega Simone Merlini, CEO di beSharp.
L’intera migrazione si è svolta senza tempi morti per Nital e senza interruzioni del servizio per i suoi clienti, riducendo drasticamente la latenza da 40 a 5 millisecondi (meno 87%). In aggiunta, il passaggio al Cloud ha consentito di disporre on-demand di tutte le risorse necessarie in modo semplice e veloce, cosa che non sarebbe stata possibile in un ambiente tradizionale.
“Ora che Nital è completamente su AWS, anche se il refactoring deve ancora essere portato a termine, è possibile disporre di nuove risorse in pochi istanti a seconda della necessità” prosegue Merlini. “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti, che testimoniano senza alcun dubbio i benefici della migrazione in Cloud”, conclude.
Il futuro è nel Cloud
“Certamente le prestazioni dei siti web gestiti da Nital sono molto migliorate e ora siamo in condizione di poter scalare immediatamente ed autonomamente le risorse. Ma la ragione principale che ci ha spinti a migrare su AWS è stata la volontà di fornire tecnologie evolute ai membri del mio team, in maniera che possano lavorare su piattaforme all’avanguardia rimanendo al passo con i tempi, ed apprendendo nuove competenze fondamentali per ragionare meglio in termini di qualità ed efficacia”, spiega Girard. “La collaborazione con beSharp ci ha consentito di valutare – e toccare con mano – le possibilità offerte dal Cloud, che verranno ulteriormente esplorate da un team dedicato in modo da poter continuare ad innovare più velocemente” conclude.
In un’ottica di continua crescita e sviluppo in chiave innovativa, le architetture di Nital nel prossimo futuro saranno sempre più all’insegna della velocità e della business continuity, anche grazie all’introduzione del paradigma di sviluppo Serverless. E per il 2022 è previsto un ulteriore progetto di refactoring che vedrà beSharp nuovamente protagonista.