Il piano d’investimenti dell’azienda prevede l’acquisizione di altri 6-10 impianti entro 5 anni, per diventare il terzo player nel trattamento e la produzione di biometano in Italia
Gruppo RE2sources, tra i leader italiani nella produzione di biometano per l’autotrazione ottenuto dal trattamento di scarti organici, rifiuti e sottoprodotti di origine animale, mette al centro del proprio modello di business una gestione coordinata di impianti di terzi basato su un metodo comune per efficientare le strategie, rendendole sempre più produttive, performanti e replicabili.
Secondo il Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC), l’Italia dovrà produrre 5 miliardi di metri cubi di biometano all’anno entro il 2030, sufficienti a coprire circa l’8% degli attuali consumi di gas naturale. In questa cornice, e grazie all’interesse del fondo Arjun Infrastructure Partners nel settore delle energie rinnovabili, con un focus sul biometano, e un investimento di 200 milioni di euro in Italia, è nato il Gruppo RE2sources.
L’azienda si avvale di avanzate tecnologie per produrre 25 milioni di m3 di biometano derivante dalla trasformazione di 250.000 t di rifiuti organici da raccolta differenziata e sottoprodotti di origine animale di categoria 2 e 3. Gruppo RE2sources risponde efficacemente alle esigenze locali garantendo riduzione di costi, di impatto ambientale e recupero di CO2 purificata al 99,99% destinata al riutilizzo industriale, fornendo compost e fertilizzanti di altissima qualità.
Presente
Gruppo RE2sources attualmente gestisce 5 impianti distribuiti sul territorio italiano:
- EasyEnergia Ambiente – Pontinia (Lazio): questo impianto si inserisce in una logica di economia circolare legata alla raccolta differenziata, perseguendo due grandi obiettivi: smaltimento della frazione organica del rifiuto solido urbano (FORSU) e produzione di fertilizzante e biometano. L’impianto riceve gli scarti alimentari trattati dalle società di raccolta rifiuti operanti nel territorio di Roma che vengono convertiti in biogas.Questo, attraverso innovative tecnologie di condizionamento e purificazione, viene trasformato in biometano da immettere nella rete del gas.
- Ambiente & Risorse – Broni (Lombardia): impianto dedicato al recupero dei terreni contaminati da sostanze organiche mediante tecniche di biorisanamento. Iscritto alla categoria 8 per il commercio e l’intermediazione dei rifiuti, il sistema ospita una sezione di digestione anaerobica per il trattamento della FORSU e produzione di biometano da immettere nella rete del gas. Ha una potenzialità di 70.000 t/anno, così suddivise: 30.000 t/anno dal trattamento dei terreni mediante il processo di biorisanamento e 40.000 t/annue dai rifiuti organici provenienti dalla raccolta urbana differenziata.
- Calimera Bio – Calimera (Puglia): impianto per la trasformazione della FORSU in ammendante e biometano per l’autotrasporto. L’impianto rappresenta un esempio di vera economia circolare: a differenza degli altri impianti di compostaggio presenti sul territorio italiano, Calimera possiede infatti un sistema di digestione anaerobica, che permette di produrre il triplo dell’energia rispetto a quella utilizzata. Progettato per trattare fino a 22.000 t/anno di FORSU, è dotato del sistema di pretrattamento e di digestione anaerobica. Il processo industriale termina con la produzione di biometano che viene destinato alla distribuzione locale.
- Bsgreen – San Nicolò d’Arcidano (Sardegna): impianto per la trasformazione e rigenerazione degli scarti di origine animale (SOA) attraverso un processo di digestione anaerobica. Il processo industriale porta alla produzione di biogas che alimenta un sistema di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e termica principalmente per consumo interno, mentre il residuo del processo industriale viene trasformato in compost di alta qualità e ammendante utilizzato in agricoltura e zootecnia. L’impianto ha una potenzialità operativa di circa 30.000 t/anno di SOA ed è l’unico presente in Sardegna.
- Recall – Latina (Lazio): questo impianto riceve gli scarti alimentari trattati dalle società di raccolta rifiuti operanti nel territorio di Roma, che vengono convertiti in biogas a sua volta trasformato in biometano da poter immettere nella rete del gas. Recall ha la capacità di digerire anaerobicamente 35.000 tonnellate di scarti alimentari e altri rifiuti organici che altrimenti sarebbero destinati alla discarica ogni anno. Questi rifiuti vengono convertiti in un massimo di 3.230.000 m³ di biometano che viene poi iniettato nei gasdotti della regione. Recall Latina tratta anche il digestato che rimane dopo il processo di digestione anaerobica per creare 4.500 tonnellate all’anno di fertilizzante naturale di alta qualità e ricicla acqua sufficiente a coprire tutto il fabbisogno idrico dello stabilimento.
Futuro
Gruppo RE2sources sta costruendo un sesto impianto costituito da due linee separate che trattano rispettivamente FORSU e frazione organica putrescibile (FOP). La linea FORSU produrrà biometano da immettere nella rete locale del gas naturale, mentre la linea di trattamento dei rifiuti solidi urbani produrrà biogas per alimentare il motore di cogenerazione che soddisferà parzialmente l’autoconsumo dell’impianto stesso.
Inoltre, Gruppo RE2sources prevede di ampliare la rete di impianti distribuiti sul territorio, con l’intento di ridurre le emissioni di CO2 e i costi di trasporto, attraverso l’acquisizione di altri 6-10 impianti in Italia, consolidando la posizione al vertice tra i principali produttori di biometano del Paese.
A proposito di Gruppo RE2sources
Gruppo RE2sources è leader in Italia nella produzione di biometano per l’autotrazione ottenuto dal trattamento di scarti organici, rifiuti e sottoprodotti di origine animale. Gruppo RE2sources nasce dall’interesse del fondo Arjun Infrastructure Partners nel campo delle rinnovabili, con focus su biometano, con 200 milioni investiti in Italia e 350 nel Nord Europa. Guidata dal presidente Alessandro Massone e dall’AD Carlo Gonella, con sede a Broni (PV) e presenza capillare in tutta Italia, l’azienda si avvale di avanzate tecnologie per produrre 25 milioni di m3 di biometano derivante dalla trasformazione di 250.000 t di rifiuti organici da raccolta differenziata e sottoprodotti di origine animale di categoria 2 e 3. Gruppo RE2sources risponde efficacemente alle esigenze locali garantendo riduzione di costi, di impatto ambientale e recupero di CO2 purificata al 99,99% destinata al riutilizzo industriale, fornendo compost e fertilizzanti di altissima qualità.
Per saperne di più: www.re2sources.com.